 coordinamento di progetti europei nell'ambito del Programma Gioventù Azione 2007-2013: > coordinamento di volontari europei in accoglienza e invio (SVE) > preparazione organizzazione e accompagnamento di gruppi all'estero in scambi interculturali > coordinamentodi progetti di democrazia partecipata  coordinamento di tirocini di formazione professionale in accoglienza (Leonardo da Vinci ed Erasmus)  organizzazione di workshop ed eventi internazionali

Tuesday, August 31, 2010

Silvia dall'Austria

Vi segnalo il Blog di Silvia ( http://zulvia.blogspot.com/) volontaria Mantovana che si trova a Eggenburg (Austria) da ormai 11 mesi.

"Un anno fa, a quest'ora, mi stavo alzando nel mio miniminiappartamento a Casale Marittimo di Cecina, per andare ad iniziare una nuova giornata di lavoro al Campeggio Valle Gaia. Risveglio mattutino, miniclub, giochi in acqua, babydance. Con il vento che ti cullava tra il profumo di mare e di pineta. Ieri, 29 agosto, come tante volte nello scorso anno, ho preso un aereo per Vienna. E per la seconda volta, in valigia ci sono maglioni pesanti e la giacca regalatami dai miei genitori per i miei 23 anni, proprio in occasione della mia traversata austriaca. Per la prima volta però, non sono da sola nel mio viaggio. Lui è li, accanto a me. E' uscito dal suo mini mondo perfettamente programmato, organizzato, ordinato (e mille altri ato), per cimentarsi nell'esperienza Italia. Si, finalmente 8 giorni in cui mi godrò il sapore di casa, di risotto alla mantovana, di lago ma anche di mare. Ma non solo; ho il compito di mostrare il bel paese ad un austriaco un po' scettico, molto patriottico, con la paura del diverso. La prospettiva non era delle migliori. La fase "mi sto ambientando" in effetti non promette molto bene. Poi qualcosa si sblocca, sarà il caldo, che anche se afoso noi ce lo godiamo fino in fondo, che lassù, dopo le alpi, mica arriva. Sarà il cibo, saranno i due gelati al giorno che si divora imparando sapientemente i termini "coppetta grande" e fragola.


Così, come prima mia esperienza da guida turistica in tedesco, riscopro anche io la bellezza di una baia sul lago di garda, della mia città, del mangiare pesce fresco sulla costa degli etruschi.

Sto per lasciare la mia terra ancora una volta, la mia famiglia, i miei amici, per finire la mia avventura di SVE e iniziarne un'altra da studentessa a Vienna. Perchè? perchè non tornare a Bologna, perchè non provare il test a Forlì? Forse ho solo la sensazione di non "aver finito" di vivere questa esperienza. Della serie, Austria i'm not done with you.

Ancora un mese ad Eggenburg, poi si impacchetta e si va nella capitale. Fredda, con i marciapiedi intrinsi di pioggia, ma è la capitale. Eggenburg l'ho amata, l'ho odiata, l'ho voluta, l'ho rifiutata. Ora, dopo lacrime e sorrisi, posso godermi l'ultimo mese con i miei amici, sapendo che davvero questa vita per me sta finire, non sono e non sarò mai una di loro, sono stata per un anno molto più di un ospite, ma come tutti gli ospiti, tra poco farò le valigie.

E sorrido pensando a quella cartolina con il colosseo arrivatami da un padre e un figlio di Eggenburg, scritta con orgoglio in italiano: "siamo qui e pensiamo a te". Allora forse, il mio corso di italiano gli è piaciuto sul serio.

Ho lasciato Malpensa ieri notte con un'ora e mezza di ritardo, e con le lacrime agli occhi. Quest'anno, non vedrò Miss Italia con le mie amiche.


Ma l'Italia mi ha fatto innamorare. Mi ero portata dietro lui, più perchè egoisticamente mi serviva compagnia per il viaggio in macchina d'andata, che per amore. Ma la bellezza del viaggio, forse, lo ha fatto rilassare, divertire. E ha calato la maschera da freddo austriaco senza sentimenti. E così anche io mi sono divertita, e me ne torno contenta nella terra dei crucchi.

L'aereo atterra all'aeroporto di Vienna. Lui guarda il finestrino e si lascia sfuggire un melanconico "nooo", ma poi, appena gli chiedo spiegazione, si nasconde in un buffo "niente, niente". Eh già, siamo di nuovo nella fredda Austria. Ma è troppo tardi, io quel "nooo" l'ho già sentito.

Da non dimenticare, il vocabolario italiano imparato da una settimana: coppetta, fragola, limone, stracciatella, patataro, bombolone, bimbo (in toscana!). Be', di sicuro se si troverà da solo in italia non morirà di fame."