Ciao a tutti!
Il mio nome é Isabel, ho 18 anni e voglio raccontare la mia esperienza con il servizio di volontariato europeo in Italia.
La prima cosa che vorrei raccontare è che quando ero in Spagna mi ero fatta un’idea di come sarebbe stato in Italia, pensavo di sentirmi un poco sola perché non conoscevo quasi nessuno, non sapevo parlare italiano e non avevo mai viaggiato all’estero da sola.
Questa è la seconda volta che vengo in Italia. La prima volta sono venuta per una settimana con un gruppo di ragazzi spagnoli che già conoscevo per un progetto che si chiamava Black On White. Durante questo progetto ho avuto l’occasione di vivere e conoscere per la prima volta ragazzi provenienti da altri paesi, come Francia, Turchia e Italia.
Durante questo progetto ho conosciuto Vittoria e Irene che lavorano per Alce Nero. Sono state loro a raccontarmi per la prima volta cos’è lo Sve e a propormi di fare un progetto a Mantova.
Quando sono arrivata in Italia per il mio SVE Vittoria mi ha mostrato il mio appartamento, dove ho conosciuto alcuni dei miei conosciuto i miei coinquilini, Fanny, Ivana, Angela e Joschka.
Il mio Lavoro:
ho lavorato in tre CRED (centri ricreativi estivi) differenti, sempre con bambini. Nel primo, a Montanara, lavoravo con Michela. Lì c’erano quaranta bambini. Inizialmente era difficile comunicare con loro e capirli, ma in un paio di settimane ho iniziato a comprenderli meglio. Ho impiegato poco ad adattarmi a questo nuove attività perché il lavoro con i bimbi mi piace.
Dopo questa esperienza a Montanara sono stata a Porto Mantovano, dove ho lavorato con Ivana, una Sve che abita con me, e infine al Cred di Mantova.
Durante questi due mesi in Italia nei fine settimana ho avuto l’occasione di visitare altre città con i miei compagni di appartamento ed altri amici che ho conosciuto a Mantova, come Genova e il suo acquario e Ferrara, durante il Ferrara Buskers Festival.
Questa esperienza di Servizio volontario Europeo è stata positiva, mi ha aiutato anche a cambiare alcune idee che avevo prima di venire in Italia: prima infatti pensavo che studiare fosse inutile ma ora penso che quando rientro in Spagna continuerò gli studi e mi piacerebbe diventare insegnante di educazione motoria.
Sinceramente sono molto orgogliosa di aver avuto questa opportunità e di essere riuscita a vivere con persone provenienti da diversi luoghi.
La prima cosa che vorrei raccontare è che quando ero in Spagna mi ero fatta un’idea di come sarebbe stato in Italia, pensavo di sentirmi un poco sola perché non conoscevo quasi nessuno, non sapevo parlare italiano e non avevo mai viaggiato all’estero da sola.
Questa è la seconda volta che vengo in Italia. La prima volta sono venuta per una settimana con un gruppo di ragazzi spagnoli che già conoscevo per un progetto che si chiamava Black On White. Durante questo progetto ho avuto l’occasione di vivere e conoscere per la prima volta ragazzi provenienti da altri paesi, come Francia, Turchia e Italia.
Durante questo progetto ho conosciuto Vittoria e Irene che lavorano per Alce Nero. Sono state loro a raccontarmi per la prima volta cos’è lo Sve e a propormi di fare un progetto a Mantova.
Quando sono arrivata in Italia per il mio SVE Vittoria mi ha mostrato il mio appartamento, dove ho conosciuto alcuni dei miei conosciuto i miei coinquilini, Fanny, Ivana, Angela e Joschka.
Il mio Lavoro:
ho lavorato in tre CRED (centri ricreativi estivi) differenti, sempre con bambini. Nel primo, a Montanara, lavoravo con Michela. Lì c’erano quaranta bambini. Inizialmente era difficile comunicare con loro e capirli, ma in un paio di settimane ho iniziato a comprenderli meglio. Ho impiegato poco ad adattarmi a questo nuove attività perché il lavoro con i bimbi mi piace.
Dopo questa esperienza a Montanara sono stata a Porto Mantovano, dove ho lavorato con Ivana, una Sve che abita con me, e infine al Cred di Mantova.
Durante questi due mesi in Italia nei fine settimana ho avuto l’occasione di visitare altre città con i miei compagni di appartamento ed altri amici che ho conosciuto a Mantova, come Genova e il suo acquario e Ferrara, durante il Ferrara Buskers Festival.
Questa esperienza di Servizio volontario Europeo è stata positiva, mi ha aiutato anche a cambiare alcune idee che avevo prima di venire in Italia: prima infatti pensavo che studiare fosse inutile ma ora penso che quando rientro in Spagna continuerò gli studi e mi piacerebbe diventare insegnante di educazione motoria.
Sinceramente sono molto orgogliosa di aver avuto questa opportunità e di essere riuscita a vivere con persone provenienti da diversi luoghi.